Coltrane Live at Birdland
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Coltrane Live at Birdland
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Questo è un disco che deve esser presente in ogni discoteca che si rispetti.
Quando ascoltai Coltrane per la prima volta (mi sembra Impression) mi venne in mente Bach.
Nel caos apparente dei pezzi di C. c’è un ordine improvvisato che ricorda certe linee di contrappunto Bachiane(ma forse sono mie pippe mentali).
Il Sax di Coltrane ed il piano di Tyner sono un dono divino.
In questo live , ottimamente inciso ,trovi brani di diverso impegno(il tuo) d’ascolto.
I want to talk about you inizia quasi fosse una ballata,,,,con gli altri strumenti d’accompagno , per poi trasformarsi in una sorta di cavalcata con assolo finale, che assolo,,,
Capisci la grandezza di Coltrane , come compositore , improvvisatore ed interprete,,,
The promise , inizia sommessa,,,potrebbe esser un brano tradizionale , ma se fai caso al piano , ti rendi conto che non è così , note ribattute per l’intro con Coltrane , poi il piano prende la mano del brano,,,Coltrane tace,,,,il piano è accompagnato per un lungo trio,,,da contrabasso e batteria ed è uno spettacolo.
Ritorna Coltrane e Tyner riprende le note ribattute,,ritmiche,,,ti viene voglia di ascoltarlo all’infinito,,,,si fanno un pò indietro per lasciare il posto alla batteria,,,,
Alabama , altro capolavoro(inciso in studio) inizia con Coltrane scuro , funereo e Tyner che trilla al piano come fosse una campana,,,si aggiungono basso e batteria,,
ci sono molte pause , poi Coltrane con Garrison e di sottofondo Jones,,,è una marcia funebre.
Di Afro blues scrivo solo , essendo capolavoro assoluto , che apre le porte a quello che sarebbe stato il Coltrane supremo , l’ultimo , quello mistico,,,,
Questo è un disco che deve esser presente in ogni discoteca che si rispetti.
Quando ascoltai Coltrane per la prima volta (mi sembra Impression) mi venne in mente Bach.
Nel caos apparente dei pezzi di C. c’è un ordine improvvisato che ricorda certe linee di contrappunto Bachiane(ma forse sono mie pippe mentali).
Il Sax di Coltrane ed il piano di Tyner sono un dono divino.
In questo live , ottimamente inciso ,trovi brani di diverso impegno(il tuo) d’ascolto.
I want to talk about you inizia quasi fosse una ballata,,,,con gli altri strumenti d’accompagno , per poi trasformarsi in una sorta di cavalcata con assolo finale, che assolo,,,
Capisci la grandezza di Coltrane , come compositore , improvvisatore ed interprete,,,
The promise , inizia sommessa,,,potrebbe esser un brano tradizionale , ma se fai caso al piano , ti rendi conto che non è così , note ribattute per l’intro con Coltrane , poi il piano prende la mano del brano,,,Coltrane tace,,,,il piano è accompagnato per un lungo trio,,,da contrabasso e batteria ed è uno spettacolo.
Ritorna Coltrane e Tyner riprende le note ribattute,,ritmiche,,,ti viene voglia di ascoltarlo all’infinito,,,,si fanno un pò indietro per lasciare il posto alla batteria,,,,
Alabama , altro capolavoro(inciso in studio) inizia con Coltrane scuro , funereo e Tyner che trilla al piano come fosse una campana,,,si aggiungono basso e batteria,,
ci sono molte pause , poi Coltrane con Garrison e di sottofondo Jones,,,è una marcia funebre.
Di Afro blues scrivo solo , essendo capolavoro assoluto , che apre le porte a quello che sarebbe stato il Coltrane supremo , l’ultimo , quello mistico,,,,
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