Jochum Matthaus

Il Bach di Jochum è fra le cose più interessanti al di fuori della cerchia di San Tommaso , la Matteo del 1951 è diretta con fare tragico , i cantanti non opereggiano , ma sfoderano delle magnifiche mezze voci oratoriali e si adeguano alla visione del direttore.(sembrerebbe una cosa logica , ma non è sempre cosi)
L'aria Buss'und Reu per alto e la successiva Blute nur per soprano non le ho mai sentite così compenetrate ed unite nella loro visione espressiva.
Altre Matteo sono state dirette in maniera drammatica , tragica , ma sempre in maniera titanica , grandiosa , al contrario J. la rende,con la sua particolare visione , intimisticamente tragica.
Una tale bellezza mi era capitato di ascoltare solo nel Messiah dir da Scherchen con la LSO , Ritchie,Schaklock,Hilbert,Standen.
I corali , differenti da quelli magnifici di S Tommaso , sono di una profondità simile.
L evangelista, qui , per la prima volta non declama(spesso starnazza) sempre con il forte , ma cesella la sua parte come se ce la stesse sussurrando all orecchio.
Da questo ascolto rimango sconvolto dall intensità
espressiva che erano in grado di esprimere in quei tempi.